Per le sue caratteristiche di unicità un dispositivo biometrico è lo strumento perfetto per il controllo degli accessi a locali ad alto indice di sicurezza.
Lettore dell’iride: il miglior controllo biometrico
Le strutture sensibili o che hanno al loro interno locali che ospitano attività che per le loro caratteristiche necessitano di un grado di sicurezza di secondo livello devono per forza di cose appoggiarsi ai dispositivi biometrici.
Il riconoscimento tramite lettore dell’iride offre un altissimo grado di sicurezza, ancora più elevato di altri sistemi per il controllo biometrico.
Nella tabella sottostante vengono indicati i FAR (dall’acronimo anglosassone False Acceptance Rate, cioè la cadenza di falsi positivi, utenti senza autorizzazione che il sistema accetta per errore), poiché nessun sistema è a errore zero:
- Riconoscimento vocale: 1/500
- Riconoscimento facciale: 1/1.000
- Impronta digitale: 1/10.000
- Lettura dell’iride: 1/1.000.000
Inoltre, l’iride ha una struttura complessa (quindi impossibile da falsificare) e unica, basti pensare che anche nei gemelli è diversa. Infine, la stessa non cambia per tutto il corso della vita. Perfetta per essere utilizzata come indice di comparazione biometrico.
Lettore dell’iride: il funzionamento
Un buon sistema di rilevazione presenze biometrico, innanzitutto, non è influenzato dalla luce ed è in grado di funzionare in locali con illuminazione brillante quanto al buio totale. Inoltre, funziona con qualunque colore degli occhi. L’apparecchiatura è in grado di svolgere il suo lavoro anche se l’occhio si trova dietro a maschere, occhiali da sole, lenti a contatto oppure occhiali da vista.
Per l’utente l’esperienza di utilizzo è assolutamente positiva, poiché l’acquisizione dei dati avviene con un non-contatto e, quindi, non è invasiva. La registrazione dei dati antropometrici del personale autorizzato a varcare gli accessi presidiati, la gestione e la configurazione dell’apparecchiatura possono avvenire da remoto, tramite pc, tablet o smartphone.