I sistemi di controllo accessi biometrici rispondono all’esigenza di controllare gli accessi all’interno di ambienti ad alto indice di sicurezza. Quali sono i vantaggi del riconoscimento dell’iride? La tecnologia ha migliorato i sistemi di controllo accessi permettendo così di soddisfare esigenze particolari: la biometria è un esempio lampante.
I dispositivi di controllo accessi dotati di rilevatori biometrici e di collegamento a un software di gestione aumentano il livello di sicurezza in tutti i contesti sensibili o i luoghi che ospitano attività particolari. Questi dispositivi controllano le caratteristiche biometriche in base alle informazioni contenute all’interno del database, registrano il transito dei dipendenti e trasferiscono le informazioni a un software di gestione.
Cosa si intende per tecnologia biometrica?
La tecnologia biometrica consente di identificare una persona attraverso l’analisi di alcune caratteristiche fisiologiche e comportamentali distintive: impronte digitali, geometria del viso, geometria della mano e iride. La caratteristica viene “mappata” in modo univoco attraverso una scansione tridimensionale e viene riorganizzata attraverso coordinate di punti importanti. Il sistema memorizza la mappa di questi punti allo scopo di effettuare riconoscimento della caratteristica biometrica in modo inequivocabile.
Queste caratteristiche vengono considerate uniche al mondo e per questo aumentano il livello di sicurezza laddove necessario, ma qualcuna potrebbe rivelarsi più efficace di un’altra in un determinato contesto. Per esempio, pur essendo il più diffuso, il riconoscimento mediante le impronte digitali non è la scelta ideale in tempi di Coronavirus. In questo caso è meglio puntare sul riconoscimento dell’iride.
Quanto è sicuro il riconoscimento dell’iride?
Il riconoscimento dell’iride offre un elevato grado di sicurezza, decisamente più elevato di altri sistemi per il controllo biometrico. Perché? L’iride è impossibile da falsificare e non cambia per tutto il corso della vita.
Cos’è un iride? L’iride è una membrana muscolare sottile, visibile frontalmente e molto complessa impossibile da ritrovare in un’altra persona, neanche in un gemello identico. Inoltre è invariabile. La struttura vanta tessitura, colore, gradazioni, macchie, scanalature, strisce e altre caratteristiche uniche nel loro genere. È paragonabile alle impronte digitali. È la mappatura di un numero elevato di punti dell’iride e il calcolo delle coordinate di ogni peculiarità a rendere il riconoscimento dell’iride più sicuro rispetto alle impronte digitali (mappate con meno punti).
Come funziona il riconoscimento dell’iride
Il sistema di controllo accessi basato sul riconoscimento dell’iride funziona a prescindere dall’illuminazione o dalla presenza di lenti a contatto, occhiali da vista oppure occhiali da sole. Come funziona la scansione dell’iride? Il rilevatore biometrico emana un fascio di luce a raggi infrarossi che scansiona l’iride, codifica l’immagine e la confronta con i dati presenti nel database. L’accesso viene consentito soltanto se le caratteristiche della “parte colorata” che circonda la pupilla corrispondono alle informazioni registrate nel database.
Il riconoscimento dell’iride non fa male: non serve avvicinarsi troppo al lettore dell’iride, entrare in contatto con il rilevatore o togliersi le lenti e gli occhiali. L’identificazione e l’autorizzazione avvengono in pochi secondi. Inoltre il controllo accessi basato sul riconoscimento dell’iride funziona nel pieno rispetto della privacy, visto che il trattamento dei dati antropometrici avviene secondo il Regolamento UE 2016/679-G.D.P.R..